#GRANDIPASSI(ONI)
[...] la memoria. Quel filo che lega una storia lunga, non sempre lineare, che percorre il movimento delle donne e le sue conquiste e giustamente propone l’obiettivo finale: la condivisione. O, detto in altri termini, il giorno in cui nulla più dovrà essere conquistato.
A. Faucci, M. P. Lessi, J. M. Magi, Abbecedario del lavoro femminile. Ovvero: per un mondo nuovo in cui la condivisione si sostituisca alla competizione, Massarosa: Marco del Bucchia Editore, 2011, p. 9
Da sempre le donne hanno l’abitudine di restare al margine della Storia, per scelta o per imposizione, il loro ruolo non viene mai sottolineato se non in virtù di grandi eventi o responsabilità.
La Rete Documentaria di Lucca ha interrogato i propri archivi alla ricerca di quelle piccole testimonianze di una visione del mondo diversa da quella sempre raccontata, vista con altri occhi e da punti di vista non canonici.La storia al femminile raccoglie le parole e le testimonianze delle donne che con la loro vita hanno arricchito il mondo e combattuto battaglie spesso difficili ed estenuanti, ma senza mai arrendersi. La lettura di queste lotte vuol essere il racconto della grande rivoluzione silenziosa che ha piano piano acquistato una voce, diventando sempre più dirompente. La passione di chi non ha mai smesso di combattere per i propri diritti investe il modo di leggere la Storia, comunicando forza e intraprendenza, giustizia e speranza.
Ogni archivio ha cercato testimonianze di questa dirompente energia, trovando tracce caratterizzanti per la storia del proprio territorio e, per esteso, di tutto il territorio lucchese.
Ci sono passioni che attraversano tutta la vita di una persona e sono a volte brezza leggera, a volte Libeccio impetuoso, a seconda degli accadimenti in cui ognuno si trova coinvolto e anche dello stato d’animo del momento. Ma è sempre questo muoversi dentro, l’essere vivi, che porta il cambiamento e fa andare avanti, sia come singoli, sia come comunità.
La storia della battaglia per i diritti delle donne inizia in modo silenzioso, con piccole richieste di aiuto e di supporto che si diramano in ogni sfera della vita. Da silenziose domande, quel moto energico sfocia in proteste e vere e proprie richieste di miglioramento, di cambiamento delle condizioni della donna in quando donna, lavoratrice e madre. Le richieste si interfacciano, però, con uomini non sempre disposti a lasciare spazio, a permettere che le donne possano combattere: piuttosto chiedono «sottomissione esplicita individuale incondizionata delle operaie».
Ma le donne non si fermano e continuano a far sentire la propria voce.