Come recuperare documenti bagnati a causa di allagamenti?
Gli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti, possono causare allagamenti che mettono a rischio documenti e archivi storici. A volte però basta un tubo rotto per causare grossi danni al materiale archivistico. Se l’acqua penetra nei locali d’archivio, la carta si impregna rapidamente, compromettendone la conservazione.
Interventi immediati
La tempestività è cruciale. Contattare subito la Soprintendenza archivistica o l’Archivio di Stato più vicino e, in attesa dell’intervento di esperti, adottare alcune misure:
- Asciugatura e ventilazione: trasferire i documenti in un ambiente asciutto e ventilato o, se impossibile, favorire la circolazione dell’aria con ventilatori e deumidificatori.
- Rallentare la formazione delle muffe: attivare il condizionamento, mantenere la temperatura tra 15- 20°C e l’umidità sotto il 50%.
- Gestione dei documenti bagnati: maneggiare con attenzione, interporre carta assorbente tra le pagine (senza strofinare) e separare le carte bagnate da quelle umide.
Trattamenti avanzati. Se il danno è grave, per materiale di alto valore, si possono adottare tecniche come:
- Congelamento (-20°C) per bloccare il deterioramento.
- Liofilizzazione per rimuovere l’umidità senza alterare la struttura della carta.
Dati da raccogliere per la gestione dell’emergenza
- Tipologia e quantità dei documenti colpiti.
- Presenza di strumenti di corredo (elenchi, inventari). Caratteristiche dell’evento (livello di sommersione, presenza di fango).
Prevenzione: ridurre il rischio futuro
- Conservare gli archivi in locali sopra il livello stradale e installare sistemi di monitoraggio ambientale.
- Utilizzare scaffalature rialzate e contenitori impermeabili.
- Redigere un piano di emergenza con procedure chiare