Archivissima Edizione 2025
Ciò che abbiamo imparato, oltre che l’uomo sa andare lesto, è che la velocità delle invenzioni supera la velocità psichica con cui è in grado di comprenderle; in altre parole, l’umanità evolve più speditamente di quanto riusciamo a capire. Guardarsi indietro, fermarsi a riflettere, è necessario per mantenere solido l’ancoraggio con quello che siamo stati e per comprendere chi siamo diventati.
Dimenticare che il futuro affonda nel passato è un pessimo modo per fronteggiarlo. Parte di qui l’ottava edizione di Archivissima: all’insegna dei futuri possibili - non solo quelli ancora da costruire, ma anche quelli che abbiamo inventato nel passato. Nel corso del tempo, lo abbiamo interpretato con lenti sempre diverse. Dal futurismo al razionalismo, dalla fantascienza alla narrativa di anticipazione, dal cinema all’ingegneria, dalla religione all’informatica, il futuro è stato il trait d’union ispiratore di ogni cambiamento sulla Terra. Animato dall’idea del futuro, l’uomo è stato capace di passare dalla ruota all’intelligenza artificiale in una manciata di secondi geologici. Bisogna allora domandarsi come è stato raccontato, questo futuro, come è stato trasformato nel nostro presente e come sia possibile pensarlo oggi, per costruire l’archivio del domani.
Gli archivi ci offrono molteplici risposte. Contro il luogo comune che li vorrebbe inerti custodi del passato, gli archivi si rivelano i migliori alleati del futuro, perché custodiscono la memoria e l’immaginazione dei mondi che abbiamo concepito con la fantasia e l’inventiva.